Il territorio di Sepino

ORGOGLIOSI DI ESSERCI

L’Antica Taverna del Principe è situata nel Comune di Sepino, uno dei 200 borghi più belli d’Italia. 

Sepino ha una storia millenaria caratterizzata da un periodo sannita in cui gli abitanti si spostarono dalla valle alla montagna, in una località denominata Terravecchia visitabile ancora oggi, dove costruirono una città definita da Tito Livio “fortissima atque potentissima”. Nella III Guerra Sannita, sulle sue mura la popolazione combatté una durissima battaglia contro le truppe romane guidate dal console Lucio Papirio Cursore nel 293 a.C., che fu particolarmente cruenta per numero di morti e di prigionieri.

Nel periodo romano gli abitanti si spostarono di nuovo in pianura, dove nacque nei primi anni d.C., la fiorente cittadina romana di Saepinum, in località Altilia, che acquistò ben presto importanza nel mondo romano grazie alla laboriosità dei suoi abitanti ed alle ricche famiglie che vi risiedevano, in particolare quella dei Nerazi. Proprio Nerazio Prisco, insigne giureconsulto, fu prescelto dall’imperatore Traiano quale suo successore, ma avverse vicende ne impedirono l’ascesa al trono imperiale. Saepinum-Altilia ha pianta romboidale con quattro porte poste alle estremità del decumano e del cardo, le strade principali delle città romane: Porta Boviamun, Porta Beneventum, Porta Terravecchia e Porta Tammaro. La basilica, il teatro, il mercato, le terme, il foro, il tempio, le fontane e i monumenti funerari, sono ancora visitabili e costituiscono uno scenario suggestivo per rappresentazioni teatrali e liriche.

Nel periodo medievale Saepinum-Altilia fu investita dalla guerra greco-gotica del 535 – 553 d.C., che determinò una grave crisi economica e la rovina delle condizioni dell’abitato, tanto che crollarono gli edifici più significativi. A dare una certa ripresa alla città, fu la concessione della piana, da parte dei duchi longobardi di Benevento, ad una colonia di Bulgari nel 667. Questo periodo di ripresa perdurò fino al IX sec., quando incursioni saracene spinsero le popolazioni ad abbandonare la pianura per le più difendibili zone montane. E’ in questo periodo che nasce il Castellum Sepini, l’attuale Sepino. Nella scelta di questa località è stata decisiva anche la presenza di sorgenti, utilizzate per un impianto termale ricco di acque idropiniche tra le più salutari d’Italia. Il centro storico di Sepino è un piccolo gioiello di architettura medioevale con la sua possente cerchia di mura e le alte torri cilindriche in cui si inseriscono sobri ed eleganti edifici del Rinascimento.

Nelle vicinanze dell’Antica Taverna del Principe si trova il Tratturo Pescasseroli-Candela, una delle antiche vie della Transumanza.

La Transumanza consisteva nella migrazione stagionale degli armenti dalle pianure pugliesi alle montagne abruzzesi, attraversando il territorio molisano, lungo ampi percorsi naturali, chiamati Tratturi (da “tractoria” – diritto di pedaggio, secondo gli antichi codici romani). Il Trattuto Pescasseroli-Candela, che ha rappresentato anche un’importante strada di comunicazione per gli scambi commerciali e culturali delle antiche popolazioni sannitiche, è attualmente classificato come Bene Culturale ed è fruibile con attività di mountainbike, trakking a piedi e a cavallo, nordicwalking.

L’Antica Taverna del Principe è posta nell’Alta Valle del fiume Tammaro, che nasce a pochi chilometri di distanza ed è l’unico fiume molisano che sfocia nel Mar Tirreno, come affluente del fiume Calore che attraversa la città di Benevento.

L’Alta Valle del Tammaro è considerata un entusiasmantie corridoio ecologico dell’avifauna migratoria. Lungo l’area fluviale, attrezzata con capanni di birdwacthing, è possibile, soprattutto in primavera ed in autunno, osservare il passaggio di cicogne, aironi bianchi e cenerini, stormi di anatidi, upupe, ecc. Le particolari caratteristiche di questo territorio costituiscono l’habitat ideale anche per diverse specie animali, tra cui molte protette: averla cinerina, gambero di fiume, granchio di fiume, salamandra dagli occhiali, tritone crestato ecc. Le attività che è possible svolgere lungo il tratto fluviale sono: pesca sportiva e canoa.

L’Antica Taverna del Principe si trova ai piedi del Massiccio del Matese, uno dei tratti più belli dell’Appennino Centro-meridionale.

Il Matese è un complesso montuoso di origine carsica che, per la sua particolarità, è ricco di acque sorgive, grotte, doline e inghiottitoi, che nel passato hanno anche fornito rifugio ai Briganti, partigiani che lottavano per l’indipendenza del territorio. Le cime più alte sono: Monte Miletto (2050 m), la Gallinola (1923 m) e Monte Mutria (1823 m). Il Matese è caratterizzato da suggestivi boschi di faggio, abeti, betulle, ginepri, querce e castagni, e dalla presenza della Stella del Matese; ospita numerose specie animali di particolare interesse quali il lupo appenninico e l’aquila reale. In questo splendido e incontaminato scenario naturale è possibile visitare l’Oasi del WWF, utilizzare gli impianti della Stazione sciistica di Campitello Matese, fare escursioni guidate verso le più belle località montane.

Le attività indicate sono organizzate nell’Antica Taverna del Principe in collaborazione con esperti, agenzie e associazioni che condividono obiettivi simili o congruenti.