E’ entusiasmante la parola cultura, da termine astratto e generico diventa una pratica: il “coltivare” ciò che si conosce e contemporaneamente avere il “culto”, la cura, l’apertura per ciò che non si conosce.
I saperi in questo modo richiamano continuamente altri saperi per essere ed esistere, alla ricerca del senso sottile dell’esperienza umana.